I paternoster....o canestrelli
Ho cominciato con la costruzione dei "paternoster" più conosciuti con il nome di canestrelli.
Questi, agganciati a distanze regolari e con una particolare legatura, vengono collegati ai rispettivi occhielli posti sul lato di inferitura della randa e servono appunto ad inferire la randa all'albero.
Vengono utilizzati per lo più sugli Armi Aurici.
In pratica si tratta di una serie di anelli che scorrono lungo l'albero quando la randa viene mandata a riva e servono a tenerla inferita quando comincia a portare.
Sono costruiti in rovere lamellare, con un diametro interno appropriato al diamentro dell'albero su cui andranno a scorrere.
La barra del timone ed il suo stick
Nella barra riprodotta in foto, le essenze utilizzate, sono il mogano e l'abete douglas.
La finitura, come per tutti gli altri miei lavori è stata eseguita con le solite tre mani di resina epossidica liquida e le solite dieci mani di vernice poliuretanica bicomponente trasparente.
Anche la realizzazione della parte in acciaio è stata eseguita appositamente per questa barra e si sposa perfettamente con il design di tutto l'assieme, utilizzando acciaio inox aisi 316.
Da notare che l'interno del foro su cui va inserito lo stick è provvisto di una boccolina in teflon che ha il compito di frizionare al punto giusto l'inserimento del perno posto sullo stick stesso.
Per la realizzazione dello stick, ho utilizzato invece del compensato marino di okumè, mentre la cerniera sulla sua cima è di teak.
Nella costruzione di una barca Classica e magari armata con vela Aurica, l'installazione di un avvolgifiocco esterno potrebbe essere una soluzione alquanto antiestetica e per questo poco raccomandabile.
Chiariamo subito che sono pienamente cosciente che esistono già in commercio avvolgitori costruiti appositamente per essere installati sotto coperta, ma niente che si potesse adattare alla Lancia 22' che stò costruendo.
Con questo sistema inoltre, si ha anche un altro grande vantaggio, che è quello di avere il fiocco murato molto vicino alla coperta.
Questo comporta una migliore efficienza aerodinamica della vela.
Il passaggio ponte in questione, è realizzato principalmente al tornio ed è tutto in acciaio inox lucidato a specchio, ad eccezione (ovviamente) dello snodo sferico.
Il perno che attraversa la coperta ha un diamentro di 16 mm. e scorre appunto attraverso uno snodo sferico, realizzato in tecnopolimero.
Lo snodo che è stato utilizzato per questa realizzazione ha un carico assiale di 8000N ed un carico radiale di 3000N, ma in questa applicazione il carico assiale è praticamente nullo.
Essendo il sistema molto semplice nel suo funzionamento, la sua manutenzione, risulta essere praticamente inesistente.
Meraviglia delle meraviglie. Congratulazioni all'artefice di queste opere.
RispondiEliminaroberto
Grazie Roberto!!!
Eliminastraordinario !!! complimenti
RispondiEliminaGrazie Fabio!!!...anche tu però non scherzi!!!
Eliminatt bello anzi bellissimo. i complimenti ne hai avuti gia molti perciò non occorre che te ne faccia ancora, però ormai è ora che questa meraviglia incominci a solcare il nostro bel mare sotto conero.
RispondiEliminaciao stefano a presto
luigino
Ciao Gì,
Eliminaeheheh!!! c'è ancora tempo per solcare il mare Nostrum.
E'da un pò che non ci si sente, appena puoi fatti vivo!!!
Ciao